Colesterolo: il rischio cardiovascolare che non dovresti sottovalutare
L’insorgenza di malattie cardiovascolari è legata al livello di colesterolo nel sangue. Infatti, una concentrazione troppo alta di colesterolo (ipercolesterolemia) e trigliceridi rappresenta un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Per valorizzare l’importanza delle frazioni di colesterolo HDL e LDL, rispettivamente colesterolo buono e colesterolo cattivo, sono stati stabiliti specifici indici e criteri. Tra questi il più conosciuto ed utilizzato è il cosiddetto indice di rischio cardiovascolare, che mette in relazione il colesterolo totale con la fazione HDL.
Nello specifico, l’indice di rischio cardiovascolare viene calcolato dividendo i valori di colesterolo totale per quelli di colesterolo buono, rilevati su un piccolo campione di sangue venoso prelevato a digiuno. L’indice di rischio è considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell’uomo e a 4,5 nella donna. Se i livelli di colesterolo cattivo infatti sono troppo elevati, questo tende lentamente a depositarsi sulla parete interna delle arterie, favorendo lo sviluppo dell’aterosclerosi, diabete ed obesità.
La principale causa dell’ipercolesterolemia è un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi (ad esempio un’alimentazione ricca di carni rosse, formaggi, insaccati): i grassi saturi aumentano il livello di LDL-colesterolo e diminuiscono il livello di HDL-colesterolo.